Dopo il grande successo della Mostra Evento In Viaggio nella Magia al Castello di Piombino del 2022, ecco un altro viaggio appassionante nell’universo di Walt Disney, quello della sua musica e degli oggetti legati ad essa.
Walt Disney fu pioniere anche in questo, comprendendo da subito l’importanza del coinvolgimento del pubblico anche attraverso il commento musicale ai suoi film.
Fu suo il primo cortometraggio animato sonoro nel 1928 (Steamboat Willy) e fu sua l’idea di offrire al mercato il primo disco da grammofono che riproduceva canzoni dalla colonna sonora di un film (Biancaneve e i sette nani, 1937). La musica che Walt Disney fece comporre da numerosi artisti dello spartito dagli anni 30 in poi ha accompagnato la vita di diverse generazioni di spettatori in tutto il mondo, le canzoni sono state tradotte in decine di lingue diverse e tutti, davvero tutti nel corso della loro vita, hanno avuto tra le mani prima o poi un disco edito dalle case discografiche disneyane.
La mostra ripercorre la sequenza temporale dell’immensa produzione Disney dagli anni 30 agli anni 90 attraverso l’esposizione di dischi a 78, 33 e 45 giri e di alcuni spartiti musicali d’epoca. La maggior parte del materiale è di produzione americana, ma non mancano esempi da Gran Bretagna, Francia, Svezia, Messico, Argentina e altri Paesi.
Fra questi ultimi la parte del leone la fa certamente l’Italia, che più di altri vanta una storia particolare di affetto e cura nei confronti del prodotto Disney, grazie ad editori come Arnoldo Mondadori, Suvini Zerboni, Curci, per citare i principali. Ai tanti interpreti delle canzoni come Piero Giorgetti, Franco Bolignari, il Quartetto Cetra, Tina Centi e Ernesto Brancucci.
A importanti direttori di coro e orchestra come Pietro Carapellucci. A veri e propri artisti della parola come Roberto de Leonardis (dialoghista e traduttore di tutti i testi disneyani fino agli anni 80) e a tutti i doppiatori storici italiani del grande cinema che ci hanno reso indimenticabili i personaggi dei film firmati Walt Disney.
Ed è qui che la mostra anche quest’anno muoverà le emozioni di ciascuno, poiché ciascuno, sicuramente, ritroverà negli oggetti esposti una propria storia, una memoria di se stesso che era andata dimenticata legata a mondi e persone che forse non esistono più e che magari una volta ci portarono in dono un disco o uno spartito.
Nel contesto suggestivo e straordinario del Castello di Piombino anche questa volta porteremo i visitatori in un viaggio che sarà difficile dimenticare.